Mio carissimo amico virtuale, oggi sabato 20 aprile 2024 sono qui a raccontarti la mia esperienza con il teatro. Un po’ di tempo fa, mi sono organizzata con un paio di amiche per andare a vedere lo spettacolo “Io vergine tu pesci?” di Giuseppe Sorgi, lo seguivo già sui social, quindi sapevo suppergiù cosa mi sarei aspettata di vedere.

Lui è favoloso, l’ho ascoltato come una scolara alla lezione del suo insegnante preferito, ma non mi sono sbellicata dalle risate, che detta così è come se insinuassi, che lo spettacolo non mi sia piaciuto. Ma vi assicuro io l’ho adorato.

Credo si sia attivato il sole in ottava, e il mio plutone. Sono tremenda gli avrò fatto una decina di autopsie astrali. Quell’uomo riesce a parlare e a non stare fermo, più di me. Non gli ho visto prendere fiato nemmeno per un secondo, ed ero visibilmente ipnotizzata dalla sua camicia di paillettes, dal suo mocassino e da come metteva le gambe sul palcoscenico. Una pazza, io naturalmente!

Ripeto mi sarei dovuta sbellicare dalle risate ma mi sono trovata seduta al buio con quelle meravigliose luci blu che sono entrata in uno stato altamente riflessivo.

Giuseppe molto probabilmente avrà valenze di aria con un punto focale di fuoco, Il suo look e i suoi capelli mi farebbe protendere per un leone ma potrebbe avere valenze sagittario.

La serata è stata bella lui lo si ascoltava che è un’amore, ma, mi rendo conto che io seduta al buio senza poter fare il cazzo mio (fumare e altre cose simili), non ci so stare, mi si attiva il salvavita e parte il torpore. Dio ma che problema ho?

Mi sono addormentata persino quando hanno rifatto il remake di IT. Mi sono addormentata con un horror al cinema con un surround che vibrava nelle ossa.

Le mie amiche si sono divertite come si dovrebbero divertire le persone normali, io mi sono divertita come una che va per filmare i nove minuti del cancro per poter esclamare… Eh! Ho le prove audiovisive di chi sei?!.

Comunque bando alle ciance, è già tanto se sono uscita di casa e per una sera mi sono rilassata senza lanciare maledizioni e occhiatacce.

Comunque io ho smesso di essere una persona leggera e allegra da tanto, non prendete questo racconto in maniera negativa. Giuseppe Sorgi va visto e ascoltato, è una botta di allegria, di classe e eleganza.

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